Alternanza Scuola – Forze Armate per l’Italia del XXI secolo

Lavoro forzato, gratuito, schiavo. Imposizione ideologica neoliberista, ipercompetitiva e ultraindividualista. Gerarchizzazione e autoritarismo. L’Alternanza Scuola Lavoro (ASL), il provvedimento sicuramente più inaccettabile della cosiddetta “Buona scuola”, ha avviato negli istituti scolastici della secondaria il laboratorio sperimentale del modello culturale, sociale, economico e politico dell’Italia della Terza Repubblica: democrazia e diritti zero; lavoratori-studenti-cittadini-soldati signorsì, sempre, comunque e dovunque. La parola d’ordine è militarizzare coscienze, luoghi, rapporti sociali e di produzione. Non è casuale dunque che alla famigerata “alternanza” guardino con sempre maggiore interesse e aggressività - contestualmente - Confindustria, transnazionali, forze armate e le industrie belliche.
L’occupazione fisica della scuola italiana e degli stessi contenuti didattico-educativi da parte delle istituzioni militari non è un purtroppo un processo nuovo. La legge n. 107 del 13 luglio 2015 di “riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione” ha tuttavia dato nuova linfa e copertura ideologica-reazionaria al rafforzamento dei binomi scuola-caserma e libro-moschetto, con però sempre meno scuola e libri e ancora più caserme e moschetti. La formalizzazione istituzionale del rimodernato rapporto istruzione-forze armate in nome del lavoro coatto e non retribuito è avvenuta il 15 dicembre 2017, quando i rappresentanti dei ministeri della Difesa, del Lavoro e della Scuola hanno sottoscritto un Protocollo d’intesa per la mutua collaborazione all’alternanza. “Il Ministero della Difesa metterà a disposizione i musei militari, gli Enti e gli istituti operativi e logistici, mentre gli studenti potranno aiutare il ministero durante il periodo dell’ASL nei suddetti spazi”, si legge nella nota emessa dal MIUR. Le forze armate, inoltre, “s’impegneranno a rafforzare e qualificare l’inserimento lavorativo dei giovani, in particolare nelle strutture civili del ministero della Difesa dedicate alla manutenzione dei mezzi militari”. Agli ufficiali delle forze terrestri, navali ed aeree viene chiesto altresì di cooperare allo sviluppo delle attività di orientamento, “per consentire agli studenti una scelta consapevole del percorso di studio e delle opportunità degli sbocchi occupazionali”.
Tutto in linea con il “nuovo” modello con cui è interpretata in sede nazionale e NATO la cosiddetta “difesa”: un inestricabile network civile-militare (CIMIC in gergo bellico), dove spariscono differenze, metodologie e confini tra le attività e le operazioni nella sfera pubblica (con i primi a sparire i “civili”) e dove è poi la stessa “sfera pubblica” ad essere sottoposta all’egemonia e al controllo dei militari e del “privato”. “La proposta di collaborazione è il sigillo del riconoscimento della propensione della Difesa al duale”, ha dichiarato il sottosegretario Gioacchino Alfano nelle ore successive alla firma del protocollo con i ministri partner dell’Istruzione e del Lavoro. “Le attività svolte dal comparto Difesa si sono dimostrate utili anche al mondo civile in tanti settori e, grazie alla sinergia interistituzionale nata oggi, potremo trasmettere ai giovani studenti le esperienze, le conoscenze scientifiche e tecnologiche e gestionali del mondo militare. Un mondo complesso che ha dovuto evolversi velocemente per affrontare le sfide globali e che, quindi rappresenta oggi il massimo che il Sistema Italia possa offrire”.
Basi navali, arsenali e sottomarini per gli studenti-soldati
Si moltiplicano intanto a vista d’occhio le convenzioni e gli accordi tra gli Stati Maggiori delle forze armate e i dirigenti scolastici per la realizzazione di stage e sessioni di alternanza scuola lavoro, non certo solo all’interno di musei e centri di documentazione militare, ma anche in basi strategiche, porti e aeroporti, installazioni di telecomunicazione e postazioni radar, arsenali, centri d’intelligence e guerra elettronica. Vediamo le esperienze più significative a partire dall’ASL con la Marina Militare.
Lo Stato Maggiore della Marina ha firmato una convenzione triennale con il Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” di Roma per avviare percorsi formativi per gli studenti presso vari reparti della capitale (Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione, Reparto Navi, Ufficio Generale Affari Legali, finanche il Reparto C4S che si occupa del settore IT-Information Technology). “Un panorama ampio e diversificato di attività, quindi, che vede i giovani studenti cimentarsi tra ricerche storiche sulla 1^ Guerra mondiale, comunicati stampa, social media ma anche reti informatiche, cyber-security simulazioni di modelli navali in 3D, bandi di gara, contratti e norme giuridiche per la Pubblica Amministrazione”, riporta l’ufficio stampa dello Stato Maggiore della Marina. Più specificatamente sono state svolte “alcune delle attività che caratterizzano il mondo della comunicazione: redigere un comunicato stampa e un articolo, progettare e realizzare un sito web, preparare la rassegna stampa, ideare messaggi promozionali e loghi, ecc.”. Per la cronaca, il Convitto “Vittorio Emanuele II” è ad oggi l’unica scuola italiana a cui l’AISE, l’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna che coordina le attività dei servizi segreti a livello internazionale, ha permesso di visitare il Museo dell’Intelligence realizzato in una galleria sotterranea di Forte Braschi, il quartiere generale degli 007 italiani. Altra convenzione è stata firmata tra l’Ufficio Pubblica Informazione e Comunicazione della Marina Militare e l’istituto “Gaetano De Sanctis” di Roma per realizzare percorsi formativi ASL presso le strutture della forza armata e “promuovere attività di sviluppo dell’impiego civico e sociale dei giovani”. In particolare gli studenti del “De Sanctis” sono stati impegnati presso l’Ufficio Storico della Marina in “ricerche storiche archivistiche-documentali-iconografiche finalizzate alla redazione di articoli di argomento navale”.
Centinaia di studenti di sette istituti scolatici pugliesi (“Liside”, “Maria Pia”, “Pacinotti”, “Pitagora” e “Righi” di Taranto, “Sandro Pertini” di Grottaglie e “Falcone-Del Prete” di Sava) hanno effettuato un percorso di alternanza presso l’Arsenale di Taranto, affiancando le maestranze civili e militari nelle varie lavorazioni navali e in molteplici attività in officine, uffici, laboratori tecnologici, fisico-elettrici, chimici, ecc.. Alcuni di questi istituti hanno sviluppato percorsi di alternanza scuola-lavoro anche presso il Centro fi formazione e addestramento aeronavale di Taranto (MARICENTADD): agli studenti sono state fornite “nozioni sull’organizzazione della Marina, sulle norme in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, sull’arte marinaresca, sulle telecomunicazioni nonché dimostrazioni pratiche sulla lotta antincendio”. A MARICENTADD Taranto (centro specialistico impegnato pure in diversi progetti di cooperazione con le Marine da guerra di Algeria, Bangladesh, Cina, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Malta e Qatar), gli allievi dell’ISS “Righi” hanno svolto inoltre “attività di manutenzione dei motori a turbina e alternativi”.
Sempre a Taranto si sono svolti progetti ASL sulle telecomunicazioni presso il Comando Stazione Navale (MARISTANAV) con gli studenti dell’IS “Pacinotti” e presso il Museo dell’Arsenale (Liceo Ginnasio “Aristosseno” di Taranto). “Il progetto di alternanza Taranto e la Marina: il Museo dell’Arsenale ha lo scopo di valorizzare la funzione storico-culturale che l’Arsenale della Marina Militare ha avuto per la città di Taranto dalla sua costruzione sino ai giorni nostri”, spiega la dirigenza del liceo pugliese. “La classe opererà presso i locali del Museo dell’Industria che ospita la mostra storico-artigiana permanente della Marina Militare; inoltre, si lavorerà all’organizzazione di una mostra fotografica per la riscoperta e valorizzazione di vari siti storico-culturali all’interno dell’Arsenale militare e di altri siti significativi della Marina a Taranto, producendo materiale (dépliants, brochures, video multimediali) anche in lingua straniera”.
Da qualche mese a Taranto è stato avviato il progetto ASL presso il Centro Ospedaliero della Marina Militare per gli studenti di sei istituti scolastici locali (il Liceo scientifico “Battaglini”, il Liceo “Archita”, l‘IPS “Cabrini”, il Liceo Artistico “Calò Lisippo” e ancora una volta l’IISS “Pacinotti” e l’IISS “Righi”). Il programma è caratterizzato da laboratori e tirocini presso i vari Reparti del Centro Ospedaliero e da visite e attività presso i Comandi e gli assetti operativi della Marina. “L’intento del progetto ASL è di creare una nuova tipologia di equipaggio composto dal personale della Forza Armata, dagli studenti e dai loro insegnanti nonché dalle associazioni di volontariato, per la diffusione e la salvaguardia della cultura marittima del Paese in un percorso condiviso, innovativo e multidisciplinare”, riporta il sito del Comando navale.
Progetti di alternanza scuola-lavoro sono stati avviati con le scuole della provincia di Siracusa presso un altro importante Arsenale della Marina militare, quello di Augusta, su iniziativa del Comando Marittimo Sicilia (Marisicilia). Questo Comando ha pure sottoscritto un accordo con l’Istituto “F. Insolera” di Siracusa per avviare il progetto Abbellisci l’ambiente che ti circonda. Le classi ad indirizzo “servizi per l’agricoltura” sono state impiegate presso il comprensorio di Punta Izzo di Augusta nella progettazione e successiva realizzazione del “rinverdimento delle aiuole e delle aree destinate al verde dell’area demaniale della Marina”, la stessa che viene utilizzata periodicamente come poligono militare e per cui è previsto un piano di ampliamento e potenziamento infrastrutturale fortemente osteggiato dalla popolazione locale.
Il porto militare di Augusta, utilizzato anche in ambito NATO per la sosta e il rifornimento di unità di superficie e sottomarini a capacità nucleare, è stato meta della “visita guidata” degli studenti dell’IPSIA “Efesto” di Biancavilla (Catania) nell’ambito delle attività ASL, con tanto di “ispezione” al pattugliatore d’altura “Sirio”, alle dipendenze del Comando Forze da Pattugliamento per la Sorveglianza e la Difesa Costiera (COMFORPAT). “I militari hanno dato testimonianza diretta dell’impegno profuso in azioni di salvaguardia, tutela e soccorso in mare nei confronti del sempre crescente numero di migranti”, si legge nel report dell’istituto etneo. Come ormai sempre accade in ambito scolastico, l’unità da guerra è ovviamente descritta in maniera edulcorata e “umanitaria”, evitando ogni accenno alle passate missioni internazionali del “Sirio”, come ad esempio gli addestramenti congiunti con le unità di buona parte dei turbolenti paesi che si affacciano nel Mediterraneo e nell’Adriatico, la partecipazione all’Operazione multinazionale Cooperative Shield per “effettuare il controllo dell’immigrazione clandestina nello Stretto di Sicilia” o le “attività promozionali promosse dalla Marina Militare a favore del comparto industriale italiano in Turchia”.
Presso la Scuola Sottufficiali della Marina de La Maddalena (l’isola minore della Sardegna per anni ostaggio delle pericolose evoluzioni e soste in rada dei sottomarini a propulsione e capacità nucleare degli Stati Uniti d’America) è stato avviato un progetto ASL con il locale Istituto d’istruzione superiore “Giuseppe Garibaldi” che “consente agli studenti di affiancare il personale della Scuola e apprendere le tecniche impiegate nella manutenzione di imbarcazioni a vela e motore e lavorazioni sulla vetroresina, ecc”. Sempre in Sardegna, si svolgono gli stage degli studenti dei corsi informatica e telecomunicazioni dell’ITIS “Dionigi Scano” di Cagliari presso le principali infrastrutture della Marina Militare del capoluogo.
Stage e incontri nell’ambito dei programmi ASL sono tenuti sempre più spesso presso l’Accademia Navale di Livorno. Qui sono approdati perfino gli studenti dell’indirizzo nautico dell’Istituto “Majorana” di Gela (Caltanissetta) per “rafforzare le loro capacità organizzative e relazionali partecipando attivamente alla gestione delle attività e ad una giornata di studio assieme agli allievi Ufficiali, su argomentazioni scientifiche come la navigazione, la cartografia, l’astronomia, l’oceanografia e la meteorologia”. Collaborazione con l’Accademia di Livorno per l’ASL pure per l’ITT “Chilesotti” di Thiene (Vicenza). “Ciò ci ha consentito di conoscere le attività professionali offerte dalla Marina Militare per la difesa del Paese: da quelle in ambito internazionale, con supporto umanitario ed antipirateria, alle operazioni di ricerca e soccorso in mare, vigilanza pesca e anti inquinamento, bonifica dei fondali marini da ordigni pericolosi”.
A La Spezia, altra città sede di importanti infrastrutture della Marina, nel giugno 2017 sono stati avviati con gli studenti in ASL dell’IISS “A. Fossati-M. Da Passano”, i laboratori ludico-didattici, le conferenze e le mostre dell’evento Un Mare di emozioni, organizzato dal Centro di Supporto e Sperimentazione Navale della Marina Militare. L’iniziativa ha avuto lo “scopo di avvicinare i giovani al mondo scientifico nelle sue applicazioni legate all’ambiente marino” e ha visto la collaborazione di CNR, Interuniversity Center of Integrated Systems for the Marine Environment - ISME, Università degli Studi di Firenze, Distretto Ligure delle Tecnologie Marine e Centre for Maritime Research and Experimentation (CMRE), il centro di ricerche avanzate e tecnologie navali e sottomarine della NATO che sorge nel comprensorio spezzino. Sempre a La Spezia si tiene annualmente all’interno dell’Arsenale Militare Marittimo la rassegna internazionale Seafuture dedicata alle “innovazioni navali e marittime”, anche in questo caso dual, civili-militari. Seafuture è organizzato da Marina Militare, DLTM - Consorzio Tecnomar Liguria, Eiead, Aiad, con la collaborazione di Agenzia ICE, Regione Liguria e Comune della Spezia. Alla prossima edizione in programma dal 19 al 23 giugno 2018, oltre al premio destinato a laureati, dottorandi e dottorati di ricerca ne sarà assegnato un altro agli studenti dell’ultimo biennio delle scuole superiori per “valorizzare tesine o elaborati divulgativi riguardanti argomenti, prodotti o processi nell’ambito delle tecnologie del mare, aventi come principale tema la salvaguardia dell’ambiente e la biomimetica”..
A La Spezia, anche le Giornate di Primavera del FAI (Fondo Ambiente Italiano) dedicate alla valorizzazione del patrimonio storico-artistico e culturale italiano meno conosciuto, si trasformano in occasione di propaganda militare e legittimazione dei reparti d’elite e pronto intervento delle nostre forze armate. Le ultime edizioni hanno visto l’inedita apertura al pubblico dell’Arsenale militare, del “Varignano” alle Grazie di Portovenere (sede del COMSUBIN, le forze speciali della Marina) e del Forte Umberto I, situato sull’isola Palmaria. “Ciceroni, gli studenti spezzini dei progetto ASL dell’ITIS “G. Capellini”, dell’ITNS “N. Sauro”, dell’Istituto Albergiero “Casini” e gli allievi dei Licei “Costa”, “Pacinotti”, “Cardarelli” ,”Parentuccelli”, degli ISS “Fossati Da Passano” e “Arzelà” e della Scuola Media “Fontana”. In verità negli ultimi anni si è assistito un po’ in tutta Italia alla “militarizzazione” delle Giornate FAI, con la scusa dell’apertura (per un solo giorno e con l’utilizzo di “volontari” delle scuole secondarie anche in ASL) di infrastrutture militari che sorgono in aree d’indubbio interesse naturale o storico-architettonico e la cui fruibilità viene sistematicamente negata ai residenti e agli enti locali. Non è casuale così che l’edizione 2018 delle Giornate di primavera è stata presentata nel corso di una conferenza stampa presso il Palazzo Marina Militare di Roma, poi aperto alle visite per “offrire affreschi, fregi dipinti, marmi policromi e arredi pregiati e per la prima volta la stanza 112, intitolata al Grande Ammiraglio Thaon di Revel, protagonista della vittoria sul mare durante la prima guerra mondiale”. “Condividiamo con il FAI l’amore per il nostro Paese”, ha commentato l’ammiraglio Paolo Treu, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina. “Con le navi e suoi equipaggi, la Marina è ambasciatrice dell’Italia nel mondo, promuove la consapevolezza della marittimità perché il futuro, il benessere e il progresso della nostra nazione dipendono dalla tutela del mare, dal suo rispetto e valorizzazione”. Oltre al Forte Umberto I nel golfo di La Spezia, hanno aperto le loro porte ai visitatori delle Giornate FAI anche l’Accademia Navale di Livorno e il Forte San Felice a Chioggia, con l’allestimento di mostre sul “contributo della Marina Militare alla Grande Guerra”.
Attività di alternanza scuola-lavoro per gli allievi di numerosi istituti nautici italiani durante la lunga crociera dall’Adriatico al Tirreno della goletta “Oloferne” con a bordo il Museo Navigante e importanti cimeli storici messi a disposizione dalla Marina Militare: fascicoli sulle operazioni navali della Grande Guerra, strumenti dell’Istituto Idrografico della Marina, ecc... Il viaggio della goletta ha preso il via il 9 gennaio 2018 a Cesenatico e si è concluso a fine marzo a Sète, in Francia. Promotrice delle attività del Museo Navigante la Lega Navale con le sue sezioni locali per “promuovere l’educazione e l’inclusione sociale attraverso la navigazione a vela”. Altrettanto ambiguo nelle sue finalità civili-militari il progetto “Sauro100”, avviato due anni fa “da un’idea dell’ammiraglio Romano Sauro, nipote dell’eroe nazionale Nazario Sauro e che vede l’ammiraglio toccare, da Sanremo a Trieste, più di 100 porti in Italia e 20 all’estero”. Questa crociera è effettuata con una barca a vela di nove metri e si pone come obiettivo quello di “testimoniare, nelle varie tappe, quei profondi sentimenti di giustizia, di libertà e di solidarietà menzionati dal Presidente Mattarella in occasione della ricorrenza dei 100 anni dalla morte di Nazario Sauro, giustiziato a Pola dagli austriaci il 10 agosto 1916”.  L’ammiraglio Romano Sauro, oggi in pensione dopo 42 anni di servizio nella Marina Militare, “utilizza ogni sosta per portare nelle scuole il racconto dei marinai che nella Prima guerra mondiale, con il sacrificio e l’impegno, formarono l’identità europea e nazionale, portando alla conoscenza dei giovani quei valori che animarono i loro coetanei di un tempo”, si legge nella brochure del progetto “Sauro 100”. Alla sua riuscita contribuiscono in particolare le convenzioni tra gli istituti scolastici e le sezioni della Lega Navale Italiana (di cui Romano Sauro è stato Commissario Straordinario nel periodo 2015-2017), stipulate nell’ambito dei percorsi ASL previsti dalla L.107/2015 e che consentono di imbarcare studenti a bordo della barca a vela nelle tratte di trasferimento da un porto a un altro.
Eccitanti navigazioni pure per gli allievi dell’ISS “Barsanti” di Massa Carrara nell’ambito del progetto ASL “Sailor School”, realizzato in collaborazione con Sail Training Association - Italia, un’associazione senza scopo di lucro fondata nel luglio 1996 dalla Marina Militare e dallo Yacht Club Italiano per “incrementare le conoscenze marinaresche in modo operativo, permettere agli studenti di entrare in contatto con il mare, maturare un senso di responsabilità e di autosufficienza, imparare ad orientarsi nel mondo fisicamente e moralmente, ecc.
Centotrenta studenti dell’IISS “Amerigo Vespucci” di Gallipoli, hanno seguito per due settimane le attività svolte presso la locale Capitaneria di Porto – Guardia Costiera. “I militari sono assistiti nell’espletamento delle pratiche amministrative che fanno capo all’Autorità Marittima e per il funzionamento dei servizi tecnico-nautici del porto”, riportano i media locali. “Sono state svolte inoltre attività di familiarizzazione a bordo dei mezzi nautici della Guardia Costiera e attività formative sulle operazioni legate alla navigazione e all’uso e al rispetto del demanio marittimo”. Esperienze analoghe sono toccate agli allievi ASL dell’ISS “Cristoforo Colombo” di Torre del Greco presso la locale Capitaneria di Porto. “Si tratta di un percorso collaborativo per l’acquisizione di competenze ed esperienze sulle professioni marittime e sulle tematiche afferenti il complesso settore dell’amministrazione e governo del mare, secondo le linee di indirizzo emanate dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto di concerto con il MIUR”, spiega l’addetto stampa della Marina. Anche a Torre del Greco come a Gallipoli, gli studenti hanno offerto il proprio “supporto al personale militare addetto agli sportelli preposti al ricevimento dell’utenza marittima”.
Altra convenzione in ambito ASL è stata sottoscritta tra l’IIS “Leonardo Da Vinci” di Sapri e l’Ufficio circondariale marittimo di Palinuro, per consentire l’accoglienza degli studenti presso gli uffici della locale Guardia Costiera e “affiancare il personale militare nell’espletamento delle attività istituzionali del Corpo”. Altro accordo quello tra la Capitaneria di Porto Torres e l’Istituto Tecnico Nautico “Mario Paglietti” per un percorso formativo di 400 ore, “durante il quale la scuola offrirà sia il personale che le dotazioni con l’obiettivo in futuro di attuare un piano di investimenti sull’hardware e sul software per potenziare le risorse della scuola”. Anche gli studenti dell’ISS “Buccari Marconi” di Cagliari sono stati accolti presso la Capitaneria di Porto del capoluogo sardo per attività teoriche e pratiche sui principali ambiti di competenza del Corpo e della Guardia Costiera e in “attività tecnico-amministrative incardinate negli uffici gente di mare, patenti nautiche, naviglio, diporto e armamento e spedizioni, e cognitive degli apparati tecnologici della sala operativa e in dotazione ai mezzi navali”.
“Full immersion nei vari uffici, naviglio e diporto, patenti, pesca, contenzioso, demanio servizio operativo e dei mezzi nautici e servizi militari della Guardia Costiera” per gli alunni ASL dell’ITIS “Galilei” e dell’Istituto Nautico “Artiglio” di Viareggio. Il tutto con tanto di “uscite con le Motovedette o le attività ispettive in area portuale ed in materia di pesca”. In Sicilia è stata firmata una convenzione tra la Guardia Costiera e l’Istituto Tecnico Aeronautico “Ettore Majorana” di Gela, per effettuare tirocini e stage presso il 2º Nucleo Aereo con sede all’aeroporto di Catania-Fontanarossa. Progetto “formativo” ed ASL della Guardia Costiera di Catania pure con gli studenti del Politecnico del Mare “Duca degli Abruzzi”, istituto che il 7 aprile 2017, nell’ambito del “percorso didattico mirato a creare una forte intesa con il mondo del lavoro”, ha ospitato un incontro seminariale con gli ufficiali della Marina Militare sul tema de L’affascinante mondo dei sottomarini.
L’ISS “Volterra – Elia” di Ancona ha dato vita invece al progetto “Naviotica”, d’intesa con la Capitaneria di Porto, il supporto del MIUR e la collaborazione della provincia di Ancona e del Consorzio Navale Marchigiano, inaugurando un Laboratorio di Simulazione Navale, il “primo esemplare al servizio del Medio Adriatico e tra i più evoluti in Italia” per formare il personale nelle procedure navali come l’entrata e l’uscita dai porti e le manovre anticollisione. Meno oneroso e certamente più divertente lo stage di alternanza scuola lavoro che gli invidiati studenti dell’ISS “Giuseppe Renda” di Polistena (Reggio Calabria) hanno svolto qualche tempo fa presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare di Venezia, in occasione del locale “Carnevale per gli studenti”...
Caccia, elicotteri e droni per l’alternanza scuola-aeronautica 
Nell’ultimo biennio, da quanto si apprende dal sito ufficiale del Comando dell’Aeronautica Militare, per lo svolgimento di attività di “tirocinio di formazione e orientamento” sono state sottoscritte articolate convenzioni tra i reparti di punta della forze aeree e numerosi istituti scolastici italiani. Nello specifico si segnalano i protocolli tra l’Istituto Statale Istruzione Tecnica “A. Manetti” di Grosseto e la 121^ Squadriglia Radar di Poggio Ballone (Grosseto); l’IISS “Euclide” di Bari, l’IISS “Flacco” di Castellaneta e il 36° Stormo di Gioia del Colle (Bari); il Liceo Statale “Enrico Medi”, l’ITIS “Guglielmo Marconi” di Verona ed il 3° Stormo di Villafranca-Verona; l’ITAS “Francesco Baracca” di Forlì e la 1^ Brigata Aerea Operazioni Speciali / 15° Stormo di Cervia-Pisignano (Ravenna); l’ITC “Fabio Besta” di Ragusa ed il Comando Aeroporto di Sigonella (“attività di controllo dello spazio aereo e della meteorologia, manutenzione dei velivoli in forza ai Gruppi Volo del 41° Stormo”). Il “Besta” di Ragusa ha avviato progetti ASL anche presso lo scalo aereo di Comiso e nella stazione dell’Aeronautica di Noto-Mezzogregorio per “studiare le telecomunicazioni e i sistemi d’antenna”; inoltre – come si legge nel sito istituzionale – “ci siamo già attivati in passato con la Guardia Costiera di Catania, dove gli alunni si sono cimentati nella manutenzione degli elicotteri destinati al progetto Frontex”. Nell’anno scolastico 2015-16, gli studenti più meritevoli dell’istituto ibleo sono stati premiati con uno stage presso il complesso Alenia-Finmeccanica di Cameri (Novara) dove vengono assemblati i cacciabombardieri a capacità nucleare F-35; a condurre in Piemonte gli allievi ci ha pensato proprio il 41° Stormo dell’Aeronautica con un pattugliatore da guerra Atlantic decollato dalla grande base aerea di Sigonella.
Il 41° Stormo ha sottoscritto una convenzione ASL con l’I.S.S. “Ettore Majorana" di Gela e l’Istituto Tecnico Aeronautico Statale “Arturo Ferrarin” di Catania (quest’ultimo propone ai propri studenti pure il corso di “Robotica in avionica”, per la progettazione dei sistemi elettronici di un aeromobile e il corso “Basico teorico pratico di droni” per l’apprendimento di “tutti i segreti della meccanica dei velivoli radiocomandati fino al conseguimento dell’attestato di pilotaggio droni”). Sempre in Sicilia, alternanza scuola-lavoro per gli studenti dell’Istituto Nautico “Leonardo Da Vinci” di Milazzo presso l’Osservatorio meteorologico di Messina, opportunità nata grazie al Protocollo di Intesa stipulato con il Comando dell’Aeronautica Militare di Sigonella per il triennio 2017/2020.
Dal sito istituzionale dell’Aeronautica si apprende poi di una convenzione per la “formazione e l’orientamento curriculare” tra l’ITS “Somma Lombarda” di Cameri (Novara) e il 1° Reparto Manutenzioni Velivoli di stanza presso lo scalo aeroportuale di Cameri, unità specializzata nella manutenzione dei cacciabombardieri “Tornado”, “Eurofigter Typoon” e dei nuovi F-35. Altri tirocini formativi sono in fase di svolgimento presso il Servizio telematico e radar del 36° Stormo dell’Aeronautica con gli alunni delle quinte classi dell’Istituto Industriale “Leonardo Da Vinci - Galileo Galilei” di Gioia del Colle. Stage presso il 36° Stormo pure per l’IISS “Leonardo Da Vinci” di Martina Franca per “osservare da vicino in che modo si possa prevedere il verificarsi di fenomeni metereologici” e “prendere visione delle attività operative dei reparti dell’Aeronautica e sulle capacità dell’Eurofighter Typhoon”. Il cacciabombardiere è descritto per l’occasione in maniera mistificata come un velivolo meramente “da intercettazione e difesa”. “Questo aereo multiruolo è uno dei più avanzati in Europa, dato il suo recente utilizzo (2011)”, si legge nell’articolo-report del sito istituzionale dell’IISS “Leonardo da Vinci”. “Il suo compito, nonostante l’artiglieria che trasporta suggerisca il contrario, non è offensivo, bensì difensivo, infatti l’unico momento in cui utilizza armi è solo in presenza di un attacco nei suoi confronti”.
Ancora in Puglia, nel novembre 2017 è stato siglato un accordo tra il Comando della Scuola Volontari di Truppa dell’Aeronautica Militare che ha sede sull’Idroscalo di Taranto e l’I.I.S.S. “Augusto Righi” per la realizzazione di due progetti ASL: il primo per gli alunni delle classi ad indirizzo costruzioni aeronautiche che “sotto la supervisione del personale militare provvederanno a restaurare un caccia-addestratore statunitense d’epoca, il T-6 Texan”; il secondo progetto per gli alunni delle classi ad indirizzo informatico “il cui compito sarà quello di realizzare un libro multimediale sulla lunghissima storia dell’Aeronautica Militare nella città di Taranto”. Sempre secondo l’accordo, il personale del Comando della Scuola Volontari Truppa “provvederà a far frequentare a tutti gli alunni coinvolti un corso di formazione antinfortunistica per lavoratori modulo generale ai sensi del D.Lgs. nr 81/2008”.
Attività di alternanza scuola-lavoro degli allievi dell’IISS “Carnaro-Marconi-Flacco-Belluzzi” di Brindisi presso l’aeroporto di Galatina (Lecce), sede del 61º Stormo, del 10º Reparto Manutenzione Velivoli dell’Aeronautica Militare e di una delle maggiori scuole di formazione dei piloti da guerra a livello internazionale. Oltre alle visite guidate agli ufficio meteo, agli hangar di sosta degli aeromobili e alle officine di manutenzione, sono previsti stage presso la sala simulatori di volo “linkati al nuovo velivolo trainer T-346A, che hanno fatto di questa esperienza un metodo didattico e di apprendimento sintonizzato con le esigenze del mondo esterno”.
L’ISS “Malignani” di Udine ha avviato un progetto ASL con il Comando militare dell’aeroporto di Rivolto con attività e stage che spaziano dalle scienze aeree, le costruzioni edili, le telecomunicazioni, la  topografia, le reti elettriche, la logistica intermodale, l’antincendio e la sicurezza. Grazie a questo progetto, la dirigenza dell’istituto spera di “rinnovare il proprio parco velivoli e con esso l’offerta didattica, ricevendo in assegnazione un cacciabombardiere AMX quando lascerà le piste di volo nel 2020”. Altra convenzione ASL è quella tra la 46^ Brigata Aerea di Pisa e il Liceo “XXV Aprile” di Pontedera; il percorso didattico è articolato in 200 ore con la “collaborazione nella realizzazione di eventi commemorativi o in occasione di seminari, mostre, ecc. come nel caso del Pisa Airshow” e la conoscenza degli “aspetti caratterizzanti l’attività quotidiana dei reparti della 46^ Brigata, dalla sicurezza dei voli alla torre di controllo, dai ricoveri in hangar degli aeroplani alla loro manutenzione, ecc.”.
In Sardegna, il Reparto Sperimentale Standardizzazione al Tiro Aereo RSSTA di Decimomannu che supporta le attività di addestramento al tiro aereo dei velivoli italiani, NATO ed extra-NATO nei poligoni sardi, ha ospitato gli studenti ASL dell’Istituto Tecnico “Dionigi Scano” di Cagliari per una visita alla Sala Radar del Nucleo Avvicinamento, alla locale Stazione meteorologica, alla Torre di controllo e ai reparti schierati nello scalo aereo. “Per l’occasione, un pilota del 61° Stormo di Galatina-Lecce, la Scuola di Volo dell’Aeronautica Militare che provvede alla formazione per il conseguimento del brevetto di pilota militare e alla formazione pre-operativa del personale navigante, ha illustrato agli studenti le caratteristiche del velivolo addestratore Aermacchi M-346A”, riporta l’ufficio stampa dell’Aeronautica. In volo con l’Aeronautica è invece il titolo del progetto ASL dell’’ISS “Vanvitelli Stracca Angelini” di Ancona, con tanto di “giornate di familiarizzazione” con i velivoli da guerra operativi presso l’aeroporto di Falconara Marittima e “trasferimenti degli allievi” dal capoluogo marchigiano allo scalo “con automezzi militari a cura dell’Aeronautica Militare”. Altro protocollo ASL quello per gli studenti dell’ISIS “Isabella D’Este Caracciolo” di Napoli presso l’Accademia Aeronautica Militare di Pozzuoli.
Il Comando del Reparto Sistemi Informativi Automatizzati dell’Aeronautica Militare (Re.S.I.A.) di Roma che si occupa della formazione del personale nel settore informatico, della realizzazione e manutenzione dei sistemi di controllo delle banche dati e della gestione contro le minacce cibernetiche ha sottoscritto un protocollo con l’Istituto Tecnico Tecnologico “Enrico Fermi” di Frascati. Scopo dell’accordo la realizzazione di attività pratico-teoriche al fine di “introdurre gli studenti alla conoscenza dei velivoli da guerra e di altre tematiche militari” e “sviluppare dei software gestionali utili alla Forza Armata, concentrando l’attenzione sulla dinamica tematica dell’informatica e la relativa sicurezza dei sistemi in gestione”. Agli studenti è stato pure presentato il “sito riservato ai militari che permette loro di accedere a informazioni  importanti e riservate in un database”. Significativo il commento espresso dal Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare: “La collaborazione del ReSIA, con l’Istituto Fermi rappresenta un segno tangibile della vision dell’Aeronautica 4.0 che vede la Forza Armata snella, dinamica e perfettamente integrata nel contesto sociale nel quale opera, sia al servizio del cittadino alla salvaguardia delle persone, delle cose, della cultura e dei valori del Paese”. Sempre l’ITT “Enrico Fermi” di Frascati, ha sottoscritto nel febbraio 2017 specifica convenzione ASL con il Centro Studi Militari Aeronautici (Ce.S.M.A.) e il 6° Reparto Manutenzione Elicotteri di Pratica di Mare (Pomezia) per accogliere una cinquantina di studenti presso le strutture militari di riferimento per 400 ore complessive a persona. Il Centro Studi Militari Aeronautici e lo Stato Maggiore dell’Aeronautica hanno firmato una convenzione triennale ASL pure con il Liceo classico “Dante Alighieri” di Roma al fine di “valorizzare le vocazioni personali, gli interessi e gli stili di apprendimento individuali, avvicinando gli studenti al mondo della Difesa per toccare con mano nuove dinamiche organizzative e di rapporto”.
Presso il Reparto Sistemi Informativi Automatizzati (Re.S.I.A.) che ha sede nell’area del parco archeologico dell’Appia Antica si sono svolti stage formativi anche per gli studenti del corso informatico–telecomunicazioni dell’Istituto Tecnico Commerciale Statale “Vincenzo Arangio Ruiz” di Roma. Stage ASL per gli studenti dell’ITT “Francesco Baracca” di Brescia presso il 6° Stormo di Ghedi, l’unico reparto italiano abilitato, in caso di guerra, al trasporto e all’uso di testate nucleari; e per gli studenti dell’Istituto Tecnico Industriale “G. Armellini” di Roma presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare per visitare le officine di manutenzione velivoli ed elicotteri. Incontri formativi sul tema Aeronautica, ingegneria industriale e territorio: opportunità e prospettive si sono tenuti invece presso l’ISS “Mattei-Fortunato” di Eboli con i rappresentanti dell’Aeronautica militare e dell’azienda Tesi Srl. In partnership, gli Istituti Industriali “Meucci” di Firenze e “Leonardo da Vinci” di Martina Franca hanno svolto parte del loro progetto ASL presso l’aviosuperficie di Manduria (Taranto), con un “volo di familiarizzazione propedeutico al corso di pilotaggio”, lo studio-progettazione di droni e la visita conclusiva alla base del 16° Stormo dell’Aeronautica di Martina Franca.
La testa ... tra le nuvole. Orientamento al lavoro è stato invece il titolo del seminario che gli studenti dell’I.I.S. “Enrico De Nicola” di San Giovanni La Punta (Catania) hanno svolto con gli ufficiali del Comando dell’Aeronautica Militare di Sigonella. Sempre in tema di orientamento, per gli studenti delle ultime classi dell’Istituto “Giosué Carducci” di Comiso (Ragusa) è stato promosso un “progetto di collaborazione con le forze armate”, animatori tre ufficiali in forza ai reparti di volo dell’Aeronautica della grande base siciliana. Sigonella, tra l’altro, si conferma come una delle mete più ambite per le visite guidate degli istituti scolastici nell’ambito dei progetti ASL. Recentemente il Liceo Classico “Empedocle” di Agrigento si è recato presso il Comando del 41° Stormo per un “incontro con le donne aviere che ha evidenziato l’importanza della parità dei sessi e del volersi mettere in gioco in un ambiente prettamente maschile”.
In convenzione con l’Università del Piemonte Orientale, l’Istituto Tecnico “Fauser” di Novara ha realizzato un progetto ASL con uno stage di formazione presso l’aeroporto militare di Cameri a cui hanno partecipato le classi terze a indirizzo informatico e aeronautico. “Il progetto si è svolto attraverso la modalità di apprendimento learning by doing per promuovere una partecipazione attiva degli studenti al contesto sociale e creare competenze cognitive, collaborative e comunicative”, spiega la dirigenza dell’istituto novarese, noto per la presenza al suo ingresso di un velivolo Aermacchi MB 326, l’addestratore per i piloti italiani destinati alla guida dei cacciabombardieri Tornado e AMX, venduto pure a numerosi clienti internazionali: Argentina, Australia, Brasile, Congo, Dubai, Ghana, Malesia, Nigeria, Perù, Tunisia, Zambia, Sudafrica (in violazione dell’embargo internazionale decretato ai tempi dell’Apartheid).
Le dichiarate finalità pro-forze armate di alcune delle attività didattiche proposte dall’Istituto Tecnico “Fauser”, hanno indotto una trentina di sua insegnanti, qualche tempo fa, a sottoscrivere una denuncia pubblica dal significativo titolo Fauser di Novara: una scuola di guerra?. La protesta dei docenti è scaturita dopo la creazione di un corso post-diploma per tecnici aeronautici finalizzato alla costruzione del cacciabombardiere F-35 nel complesso militare-industriale di Cameri. Il futuro nello spazio. Al Fauser un percorso che porta agli F-35: questo è il titolo di un’inserzione pubblicitaria comparsa il 2 settembre 2011, su La Stampa”, si legge nell’appello dei docenti-obiettori. “Coloro che frequenteranno il corso ITS in aerospazio-meccatronica, che partirà a novembre, avranno la strada spianata per la conquista di un posto di lavoro nella fabbrica per cacciabombardieri F-35 che stanno costruendo nell’aeroporto di Cameri. Noi, che siamo insegnanti di Novara e dintorni, noi, che non stimiamo la guerra né utile né giusta, noi, che consideriamo tutte le fabbriche d’armi nient’altro che fabbriche di morte, noi ci permettiamo, a scanso di equivoci futuri, di invitare giovani e docenti a boicottare il corso di cui sopra. Sarebbe bello che nessun giovane novarese si iscrivesse ad un corso di questo genere, lasciando le aule tristemente vuote. Sarebbe pure sacrosanto che nessun docente accettasse di insegnare in questo corso destinato a formare fabbricanti d’armi e di morte”.
Decine di istituti scolastici di secondo grado vengono poi selezionati, ogni anno, in differenti province italiane per partecipare ai “Corsi di cultura aeronautica” organizzati dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare con la collaborazione del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, allo scopo di “promuovere e diffondere l’immagine della Forza Armata e la cultura militare aeronautica: uomini e donne che con passione e professionalità sono al servizio del Paese nel controllo dello spazio aereo nazionale, nelle missioni alleate ed internazionali per il rafforzamento ed il mantenimento della pace nel segno della solidarietà, nel soccorso alla popolazione in caso di calamità o emergenze”. Nell’ultimo biennio sono state coinvolte le scuole delle province di Catania, Ferrara, Firenze, Grosseto, L’Aquila, Milano, Padova, Pavia, Torino, Treviso, Udine e Verona, mentre alle “attività didattiche” hanno concorso ufficiali e piloti dei reparti di volo più importanti dell’Aeronautica, come ad esempio il 2° Stormo di Rivolto (Udine), il 3° Stormo di Villafranca-Verona, il 4° Stormo di Grosseto; il 41° Stormo di Sigonella; il 51° Stormo di Istrana (Treviso). Ogni corso ha una durata di due settimane durante le quali gli studenti seguono le lezioni teoriche e apprendono il funzionamento dei diversi strumenti di bordo; al termine, i frequentatori affrontano la fase pratica, con un volo di circa 30 minuti a bordo di un velivolo “SIAI-Marchetti 208M”, sotto la guida degli istruttori del 60° Stormo di Guidonia (Roma). Dal 2009 i giovani partecipanti hanno la possibilità di effettuare voli “virtuali” pure sul simulatore di volo costruito sul cockpit del velivolo MB-339 della Pattuglia Acrobatica Nazionale “Frecce Tricolori”. Gli studenti “migliori” vengono selezionati per uno stage presso l’aeroporto militare di Guidonia per assistere a lezioni teoriche su “aerotecnica, propulsione, manovre di volo, sicurezza del volo e strumenti di bordo” e volare infine con un aliante biposto. A tutti i partecipanti viene consegnato infine un diploma attestato di frequenza, che “assegna un punteggio di merito in alcuni concorsi dell’Aeronautica Militare”. Oltre a svolgere corsi di cultura aeronautica per le scuole secondarie di secondo grado, il Centro di Guidonia effettua i corsi di volo a vela per gli allievi dell’Accademia Aeronautica nell’ambito dell’iter formativo per il conseguimento del brevetto di pilota militare e per quelli della Scuola Militare Aeronautica “Giulio Douhet” di Firenze.
L’Alternanza con l’Esercito: musei, archivi e intelligence…  
“L’Esercito Italiano ha sviluppato diversi progetti di Alternanza Scuola/Lavoro sul territorio nazionale: solo nella città di Roma sono stati diversi gli Istituti Scolastici coinvolti nella realizzazione di programmi formativi che hanno consentito a diversi studenti di incontrare ed affiancare i militari nei più svariati ambiti professionali”, spiega con orgoglio il Capo di Stato maggiore dell’Esercito. Nello specifico, si ricorda che il Liceo Scientifico “Talete” ha sviluppato un progetto che ha consentito agli studenti di operare all’interno del Museo Storico della Fanteria, “dove sono stati realizzati approfondimenti di 20 cimeli della mostra Bollettino 1268. Il confine di carta”; il Liceo Classico e Scienze Umane “Plauto” ha invece impiegato i suoi alunni presso l’Ufficio Storico dell’Esercito, “dove hanno acquisito capacità professionali nell’ambito della tutela del patrimonio storico-culturale”; presso la Rivista Militare, “collaborando alla redazione di un articolo”, nonché per “attività di catalogazione presso i Musei Militari della Capitale”.
Nell’ambito di un programma di valorizzazione del patrimonio storico dell’Esercito Italiano, in accordo con il Comando Militare di Roma, il Liceo Scientifico “Torricelli” sta realizzando una piattaforma multimediale su supporto informatico, integrata a diverse strutture museali della forza armata (Museo Militare di Roma, Museo Storico di Fanteria, ISAG – Istituto Storico dell’Arma del Genio, Museo Storico dei Bersaglieri, Museo Storico della Motorizzazione Militare). L’obiettivo del progetto ASL è quello di “allestire un museo virtuale che possa mettere in rete i diversi musei favorendone la conoscenza e la fruizione tramite internet o, direttamente dagli stessi spazi museali, attraverso dispositivi mobili (tablet e smartphone)”.
Centinaia di studenti degli istituti di Padova in alternanza scuola-lavoro hanno fatto da “apprendisti Ciceroninelle Giornate di Primavera del FAI nella caserma “Carlo De Bertolini”, sede del Dipartimento Militare di Medicina Legale del Comando logistico dell’Esercito. Il Dipartimento è l’unico ente sanitario militare dell’area nord-est a fornire attività di supporto alle unità di tutte le forze armate e di tutte le forze dell’ordine in ambito medico-legale e clinico. Presso il Dipartimento, inoltre, viene svolta attività formativa di aggiornamento professionale per il personale sanitario e corsi di tecniche di pronto soccorso a favore del personale militare dei vari enti dell’Esercito.
Per lo svolgimento di “tirocini curriculari” per gli anni 2017-2020, la Scuola di Cavalleria di Lecce dell’Esercito ha firmato convenzioni con l’IISS “F. Calasso”, il Liceo classico musicale “G. Palmieri”, l’Istituto di cultura e lingue “Marcelline”, l’IISS “Cezzi De Castro – Moro” e l’IISS “P. Colonna”, tutte scuole con sede nella città pugliese. In via di definizione una convenzione tra la Scuola di Cavalleria e il liceo Scientifico e Linguistico “A Vallone” di Galatina diretta a un “gruppo di studenti particolarmente interessati alla carriera militare”.
Di sicura rilevanza, non fosse altro perché l’esperienza potrebbe presto estendersi ad altre regioni italiane, il protocollo d’intesa per la realizzazione di attività ASL che l’Ufficio Scolastico Regionale dell’Emilia Romagna ha firmato nel giugno 2017 con il Comando Militare dell’Esercito di Bologna. “L’iniziativa, rivolta ad iscritti degli istituti-tecnici ad indirizzo economico e dei licei, prevede che gli studenti in alternanza lavorino presso l’Ufficio documentale dell’Esercito, gestendo pratiche di archivio (archiviazione, riordino e catalogazione patrimonio e aggiornando i database anagrafe, documentazione e matricola del personale delle Forze armate e dei Carabinieri della Regione Emilia Romagna, ecc.)”, si legge nell’accordo.
PPresso la Scuola Telecomunicazioni Interforze di Chiavari è in corso invece da alcuni anni il progetto Giovani@Web, grazie ad un accordo siglato nel marzo 2012 da Regione Liguria, Ufficio Scolastico Regionale, Comitato Regionale delle Comunicazioni, Scuola Telecomunicazioni FF.AA., Polizia Postale (e successivamente esteso alle Regioni Sicilia e Puglia), con obiettivo, la “sensibilizzazione di studenti, dirigenti scolastici, docenti e genitori sui pericoli e le responsabilità legati all’utilizzo dei sistemi informatici, internet e social network”. La Scuola Telecomunicazioni Interforze di Chiavari è responsabile della formazione specialistica e dell’addestramento del personale del Ministero della Difesa con “particolare attenzione alle attività di certificazione dei corsi S.I.C.R.AL. (Sistema Italiano per Comunicazioni Riservate ed Allarme) svolti presso il Centro di Vigna di Valle; telematica; sicurezza delle informazioni e custodia del materiale crittografico; informatica; cyber defence”.
Per l’Istituto per Geometri “Denina” di Saluzzo, si sono aperte invece le porte dell’Istituto Geografico Militare di Firenze, “fulcro nazionale dello studio del territorio e della mappatura e che svolge funzione di ente cartografico dello Stato Italiano”. Stage presso il 235° Reggimento Addestramento Volontari “Piceno”, nella caserma “Emidio Clementi” di Ascoli Piceno, per gli studenti del locale ITS “G. Mazzocchi”, per “favorire la crescita individuale dal punto di vista psicologico e comportamentale, attraverso l’acquisizione di forme di autocontrollo e di disciplina personale, l’educazione al rispetto delle regole, la capacità di effettuare scelte in autonomia e senza condizionamenti esterni”. Percorsi di alternanza scuola-lavoro sono previsti per gli studenti del Liceo “E. Medi” di Villafranca presso la Procura del Tribunale Militare di Verona; altra discutibile esperienza civile-militare ASL quella progettata sulla base di una convenzione tra il Liceo classico “Muratori-S. Carlo” di Modena e l’ANMIG (Associazione Nazionale Mutilati Invalidi di Guerra), per lo “sviluppo di competenze nella ricerca storico-documentale e visite-stage presso l’Accademia Militare di Modena”.
Attività di guide e vigilantes al fianco dei militari della Brigata Bersaglieri “Garibaldi” per oltre duecento studenti ASL dei licei “Diaz”, “Giannone” e “Manzoni”, dell’Istituto d’arte “San Leucio, degli Istituti tecnico-professionali “Buonarroti”, “Ferraris” e “Giordani” della provincia di Caserta per il percorso museale Erano Giovani e Forti – Caserta e i suoi Figli nella Grande Guerra 1917-2017, allestito lo scorso autunno nelle sale della Quadreria della Reggia vanvitelliana. L’iniziativa è stata realizzata nell’ambito delle commemorazioni ufficiali del Centenario della Prima Guerra Mondiale, per “riscoprire e valorizzare le storie, i documenti e gli oggetti che hanno contraddistinto il quotidiano dei 5.718 caduti casertani”. La mostra Erano Giovani e Forti con oltre 600 cimeli provenienti da collezioni private, musei storici civili e dell’Esercito Italiano – spiegano i promotori – “è stata soltanto uno degli eventi del progetto, iniziato nel 2015, grazie ad un protocollo d’intesa sottoscritto da Brigata Bersaglieri “Garibaldi”, Reggia di Caserta, Provincia di Caserta, Comune di Caserta, Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, Camera di Commercio, Archivio Di Stato” e che ha permesso la realizzazione di “convegni, giornate di studio, concorsi per le scuole di ogni ordine e grado e un cineforum destinato ad oltre settecento studenti di sette istituti superiori casertani”.
Sempre nell’ambito di un progetto di alternanza scuola-lavoro, 85 alunni del Liceo Statale “Alessandro Manzoni” di Caserta sono stati impiegati come “giudici di gara” all’ultima edizione della Flick Flok, la manifestazione di corsa istituita nel 1991 dalla Brigata Bersaglieri “Garibaldi” per la preparazione fisico-militare dei propri uomini, successivamente estesa ai civili e agli studenti. “La Flick Flock si fonda su tre pilastri: la famiglia, quale base della nostra società e futuro della stessa, lo sport e la solidarietà”, ha spiegato il generale Nicola Terzano, comandante della “Garibaldi”. Ospite d’onore della Flick Flock 2017 la banda della Marina Militare USA di stanza all’Allied Joint Force Command Naples, il Comando congiunto per il Sud Europa della NATO che opera dalla moderna infrastruttura realizzata a Lago Patria, nel territorio comunale di Giugliano.
Oltre che per la convenzione Flick Flock, la dirigenza del Liceo “Manzoni” di Caserta ha messo la propria firma per avviare una delle attività educative-didattiche più singolari nella storia dell’autonomia scolastica e del dirompente processo di privatizzazione e militarizzazione del sapere: un “Corso di Preparazione Sportiva Carriere Militari” riservato agli studenti che aspirano a partecipare ai concorsi per allievi, sottufficiali e ufficiali di tutti i Corpi militari. “I corsi si tengono nella palestra dell’istituto in ore pomeridiane con il fine di fornire una preparazione ottimale e creare una base eccellente per sostenere i concorsi”, si legge nel sito del liceo casertano. L’“offerta formativa”, ovviamente, è a pagamento: 250 euro per un mese di attività, 450 per due. Sport ed educazione fisica, come nel Ventennio fascista, per formare ed addestrare menti e corpi per la Guerra.

Research prodotta in occasione del Corso di formazione nazionale per insegnanti Militarizzazione dei territori, militarizzazione delle coscienze, militarizzazione della scuola?, promosso dal CESP, il Centro Studi per la Scuola Pubblica – Napoli, 21 marzo 2018.

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